Nel racconto di oggi scopriamo come Boris, Brand Ambassador in Pardgroup, abbia trasformato la sua passione in una carriera di successo, diventando un modello di ispirazione per molti. La sua storia dimostra che con impegno e determinazione, è possibile raggiungere grandi traguardi.
Ciao Boris! Come hai iniziato il tuo percorso in Pardgroup e qual è stata la tua prima esperienza lavorativa?
Sono entrato in Pardgroup tre anni fa con il ruolo di Area Manager per il progetto di un importante cliente dell’azienda nell’ambito delle attività di promoting. Il mio compito principale era quello di gestire le squadre che lavoravano sette giorni su sette nei vari SIS (Shop In Shop) situati all’interno delle gallerie commerciali del Nord Italia.
Nello specifico, quali erano le tue responsabilità?
Dovevo occuparmi di dodici SIS – dalla Toscana in su. Ogni SIS aveva quattro risorse Pardgroup dedicate. La mia attività era legata principalmente alla gestione delle risorse (di cui curavo anche la fase di recruiting e selezione) ma sempre con un occhio rivolto al punto vendita che ospitava i nostri SIS. Dovevo verificarne l’esposizione e le strutture, segnalando eventuali problematiche o miglioramenti necessari.
Come gestivi il lavoro quotidiano delle tue squadre?
Responsabilizzare era cruciale per me. Ogni squadra aveva un team leader di riferimento, e questo facilitava senza dubbio la comunicazione. Il confronto continuo era fondamentale per assicurare una gestione efficace delle varie attività e un supporto mirato.
Avevi già esperienza nel settore?
Sì, lavoro nel settore da più di dieci anni. Ho iniziato come merchandiser nell’ambito della telefonia: un’ottima base di partenza che mi ha portato a diventare Area Manager.
Hai incontrato difficoltà nel tuo percorso?
Normalmente può essere critica la fase di creazione di squadre efficienti. Le persone, dopo essere state selezionate, devono essere seguite e formate adeguatamente per far sì che possano garantire la performance desiderata e questo richiede tempo. Con Pardgroup, però, devo dire che non ho avuto difficoltà; mi sono trovato bene da subito, soprattutto nella gestione del progetto a cui sono stato assegnato.
Prime settimane in azienda: hai ricevuto formazione e supporto che hanno favorito la tua crescita professionale?
Sì, ho partecipato a una full immersion sull’azienda e sul progetto. Un aspetto interessante è stata la formazione ad hoc con i master trainer di Pardgroup sulla gestione del tempo, delle risorse e sul public speaking. Sono stati corsi molto interessanti.
Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad entrare in Pardgroup?
In primis, la proposta lavorativa che ho trovato molto sfidante. Poi, la reputazione dell’azienda nel settore: sapevo già che Pardgroup è una realtà affidabile, conosciuta come una grande azienda operante nel settore del field marketing.
Di che cosa ti occupi oggi?
Il progetto che mi era stato affidato inizialmente ha avuto un cambio di focus, passando da una gestione delle risorse sul territorio a una più orientata al merchandising. Pertanto, l’azienda mi ha chiesto di occuparmi del progetto in modo diverso, sfruttando l’esperienza acquisita. Da un anno svolgo quindi il ruolo di Brand Ambassador.
Ci racconti qualcosa di più sul ruolo del Brand Ambassador? Di che cosa si occupa?
Le attività svolte da un Brand Ambassador sono molto eterogenee. In primis ci sono la formazione e il training delle risorse: quando entri in un punto vendita, è fondamentale che gli addetti siano adeguatamente formati sul prodotto e sui servizi, in modo che sappiano cosa stanno vendendo.
Garantisco la giusta visibilità del marchio all’interno del punto vendita: i lineari devono essere personalizzati secondo le direttive del cliente seguendo determinati planogrammi. È mia responsabilità verificare che il prodotto sia sempre presente sugli scaffali.
Ultimo, ma non meno importante, è la gestione delle relazioni: creare rapporti con i direttori e gli addetti vendita è fondamentale per instaurare accordi e relazioni durature.
Quali sono le skills che un Brand Ambassador dovrebbe avere?
Come detto poco fa, le relazioni interpersonali sono fondamentali in questo lavoro. Un buon Brand Ambassador dovrebbe saper creare e mantenere i rapporti con le persone, comprendendo soprattutto come, quando e con chi relazionarsi.
Dovrebbe essere in grado di gestire autonomamente il proprio tempo e le proprie visite nei punti vendita. La capacità di pianificare efficacemente le attività quotidiane è infatti fondamentale per garantire che tutti gli obiettivi vengano raggiunti in modo efficiente.
Aggiungo anche che la flessibilità è un’altra competenza chiave, perché è importante saper gestire le richieste dell’ultimo momento e adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Questa skill consente di rispondere prontamente alle esigenze dei clienti e alle situazioni impreviste, mantenendo alti livelli di performance.
Quali consigli daresti per chi volesse diventare Brand Ambassador?
Il ruolo di Brand Ambassador è affascinante e dinamico, ma le variabili in gioco sono davvero tante. Il mio primo consiglio è sviluppare un’elasticità sia temporale che mentale: devi essere pronto a gestire l’inaspettato e a cogliere ogni opportunità al volo.
Per iniziare, consiglio di immergersi nel mondo dei promoter e delle vendite. Questo ti darà una solida base, come una sorta di palestra dove allenare le tue competenze: capire come funziona il mercato, interagire con i clienti e conoscere le dinamiche delle vendite ti offrirà un’infarinatura preziosa per affrontare le sfide del ruolo di Brand Ambassador con sicurezza e competenza.